L’influenza di indicatori sociali, economici e culturali sui risultati Pisa dal 2006 al 2012

Ritorniamo ora a parlare delle dinamiche che possono influenzare i punteggi degli studenti ai test. Nei post precedenti abbiamo cercato di analizzare la correlazione tra il punteggio medio in matematica degli studenti e Pil pro capite, spesa per studente, educazione dei genitori, condizioni socioeconomiche, immigrazione. Abbiamo detto che questi fattori influenzano in una certa misura la performance degli studenti.

Ad esempio, riporta l’analisi Pisa fatta da Invalsi, non si è considerato se la forte crescita della presenza di studenti non nativi possa avere un peso sulla dinamica complessiva dell’Italia o sulle differenze al suo interno visto che tale fenomeno è maggiormente presente in determinate regioni e tipologie di scuola.

Per ovviare a problemi di questo tipo che possono influenzare le performance complessiva degli studenti ai test, i ricercatori Invalsi hanno adoperato una semplice analisi di regressione multivariata, in cui la performance  di ciascuno studente, in ciascun singolo ambito, viene osservata (regredita) rispetto a una serie di caratteristiche potenzialmente rilevanti (vedi tabella).

Lo scopo dell’analisi è vedere se ci siano stati mutamenti nel tempo anche dopo aver controllato l’influenza di tali fattori ed esaminare se la rilevanza di questo o quel fattore sia mutata nel tempo.

Gli indici presi in considerazione sono l’indice dello status economico, sociale e culturale (Escs), a livello sia del singolo individuo e sia come media dell’intera scuola, la tipologia di scuola, il livello scolastico, la macro area geografica, la cittadinanza e il genere.

L’esercizio di base si focalizza sulle rilevazioni del 2006, del 2009 e del 2012 e stima, per ciascuna anno e ciascun ambito, un modello distinto. riportiamo le conclusioni cui sono arrivati i ricercatori Invalsi a seguito di questa analisi.

I risultati sono in linea con le attese: si hanno ampie differenze tra tipologie di scuola, livello scolastico (con un gap a svantaggio dei quindicenni che si trovano nella I secondaria di secondo grado, anziché nella II dove dovrebbero essere in base all’età), genere (con la differenza opposta già vista tra Lettura e Matematica e un differenziale “al margine”, cioè attribuibile al fattore preso in considerazione, che emerge anche nelle Scienze, ove invece esso è pressoché assente nei dati grezzi), cittadinanza (con uno svantaggio per gli immigrati di prima generazione, dove non conoscere l’italiano comporta difficoltà nell’apprendere), un impatto positivo dell’Escs che opera soprattutto a livello di valore medio di scuola e i ben noti divari tra macroaree.

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