Spesa per studente, la Sardegna spende male le risorse

Dopo aver visto a quanto ammonta la spesa per studente delle regioni italiane dobbiamo capire se le risorse destinate agli studenti sono state spese bene. Per misurare l’efficacia della gestione di risorse destinate all’istruzione Peragine e Fontana (2011) propongono un indicatore che consente di collegare la spesa per studente con i risultati ottenuti ai test Pisa 2006 da uno studente quindicenne. L’indicatore quantifica la spesa per studente per punto Pisa ottenuto. La spesa per studente in questo caso è calcolata come spesa cumulata sostenuta dal settore pubblico nei 10 anni che servono per portare lo studente ai 15 anni, età alla quale è stato sottoposto al test. L’indicatore è poi ottenuto dividendo la spesa per i punti ottenuti mediamente al test (vedi tabella).

La media italiana di spesa per punto Pisa-studente è pari a 137 euro. Nella graduatoria, la Puglia e la Campania pur non presentando i risultati migliori in termini di apprendimento si vanno ad aggiungere alle regioni del Nord tra le regioni che hanno la performance migliore in termini di efficienza-efficacia. Il Veneto con 118 euro per punto Pisa è la regione con la performance migliore seguita dalla Puglia (127 euro), dalla Campania (132 euro) e dalle altre regioni del Nord. La buona performance di Puglia e Campania è attribuibile al loro livello di spesa proporzionalmente più basso di quanto non sia il punteggio medio acquisito al test Pisa; le due province autonome di Bolzano e Trento sono quelle con il risultato peggiore (rispettivamente 192 e 170 euro) dovuto principalmente alla spesa elevata. Queste sono seguite dalla Sardegna (157 euro per punto Pisa) che ha mediamente scarsi risultati al test Pisa ma una spesa ben al di sopra della media italiana.

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