I ricercatori Invalsi hanno adoperato la tecnica della regressione quantilica per capire se la variazione dei risultati medi ai test Pisa nel tempo sia stata omogenea o abbia interessato maggiormente gli studenti più abili, quelli con performance media o quelli meno abili. Dall’analisi si evince che il ritardo delle regioni del Mezzogiorno è più marcato nei quantili più bassi della distribuzione e si attenua nei quantili più elevati. Per l’Escs individuale si ha un effetto crescente: il suo massimo impatto è per gli studenti più abili (vedi tabella).
Il risultato più importante concerne le variabili che colgono il mutamento intervenuto nel tempo tra l’indagine relativa al 2006 e quelle relative al 2009 e al 2012: anche se le differenze tra quantili non sono statisticamente significative, in entrambi gli anni il miglioramento ha interessato in maniera più accentuata gli studenti con minori abilità.