Da quando sono cominciate le rilevazioni Pisa, l’Italia ha migliorato i suoi risultati senza rinunciare al principio di equità nel sistema d’istruzione. Nel rapporto Pisa l’Italia mostra livelli di equità superiori alla media Ocse nei risultati di apprendimento con solo il 10 per cento della variabilità nei risultati in matematica ascrivibile alle differenze di status socioeconomico degli studenti. In Italia, uno studente più favorito sotto il profilo socioeconomico ottiene 30 punti in più in matematica rispetto a uno studente meno favorito. Nei paesi Ocse uno status socioeconomico favorevole influisce in misura maggiore sulla performance degli studenti rispetto all’Italia, 39 punti in più in matematica rispetto a uno studente meno favorito. In Italia è importante segnalare che i risultati hanno progredito mentre l’equità è rimasta stabile. L’analisi Invalsi segnala che il miglioramento dei risultati in matematica si riscontra in tutte le categorie socioeconomiche: gli studenti svantaggiati hanno progredito di 27 punti e gli studenti avvantaggiati di 17 punti.
L’equità del sistema d’istruzione è importante perché significa che permette anche agli studenti svantaggiati di raggiungere alti livelli di competenza superando l’iniziale svantaggio socioeconomico. In Italia la percentuale di studenti resilienti, in altre parole che superano lo svantaggio iniziale, è il 6,5 per cento. Tale percentuale è aumentata di 1,7 punti percentuali tra il 2003 e il 2012.