Focalizziamo la nostra analisi sulle principali economie europee e riduciamo così il nostro campo di analisi. Vogliamo vedere se per gli stessi indicatori utilizzati in precedenza riscontreremo dei valori simili o significativamente differenti. In seguito la nostra analisi si concentrerà sull’istruzione in Sardegna, partendo dagli indicatori che abbiamo utilizzato in questa sezione.
Il Pil pro capite e la spesa per studente in Italia sono in linea con la media Ocse (il Pil pro capite in Italia è di 32.110 dollari rispetto a una media Ocse di 33.732 dollari e la spesa per studente è di 84.416 dollari rispetto a una media Ocse di 83.382 dollari); però, tra i paesi europei presi in esame, l’Italia ha un Pil pro capite tra i più bassi insieme a Spagna, Portogallo e Grecia. A parte qualche eccezione come Svezia e Norvegia, dal grafico si intuisce che all’aumentare del Pil pro capite aumenta la performance in matematica degli studenti (tabella pil pro capite e risultati in matematica).
Se approfondiamo la nostra analisi statistica attraverso il software libero Openstat notiamo che la distribuzione delle variabili, secondo il test di Shapiro-Wilk, è normale e quindi possiamo utilizzarle per il nostro fine senza alcuna trasformazione. L’indice di correlazione di Pearson (0,64) ci dice che la correlazione tra le due variabili è positiva e di entità moderata e in base al test t la relazione tra le due variabili è significativa.
Il coefficiente di determinazione r2 o rsquared misura l’ammontare di variabilità di una variabile spiegato dalla sua relazione con un’altra variabile; nel caso specifico della correlazione il coefficiente r2 indica la percentuale di varianza che hanno in comune due variabili. Nella nostra analisi del rapporto tra Pil pro capite e performance in matematica il valore di r2 è 0,41, quindi la relazione suggerisce che il 41 per cento della variazione del punteggio medio in matematica per i paesi presi in considerazione può essere prevista sulla base del Pil pro capite. Questo dato è importante perché differisce molto da quello analizzato precedentemente per i paesi Ocse dove il Pil pro capite spiega la variazione della performance in matematica solo per il 12 per cento. Quindi nei paesi europei la dimensione del Pil pro capite ha un peso maggiore sulla performance in matematica degli studenti rispetto ai paesi presi in considerazione dalla ricerca Pisa (21 per cento).