Carlo Carretto (Alessandria, 2 aprile 1910 – Spello, 4 ottobre 1988) è stato un religioso italiano, della congregazione cattolica dei Piccoli Fratelli del Vangelo.
Dopo essersi laureato in Filosofia a torino, dal 1936 al 1952 militò nell’Azione Cattolica, divenendo Presidente nazionale dei giovani. Nel 1940 è direttore didattico a Bono, in Sardegna, ma dopo poco tempo viene allontanato dal regime fascista a causa dei suoi metodi di insegnamento e all’influenza che esercita sui giovani anche al di fuori della scuola. Nel 1948, in occasione dell’80º anniversario della fondazione dell’Azione Cattolica, organizza una grande manifestazione di giovani a Roma, ricordata come l’adunata dei trecentomila “baschi verdi”. In seguito, fonda il Bureau International de la Jeunesse Catholique, di cui diviene vice presidente, e nel 1949 con l’amico Enrico Dossi dà vita al CGT, il Centro turistico giovanile, di cui sarà il primo presidente nazionale. Nel 1952 deve dimettersi dal suo incarico di presidente della GIAC perché in disaccordo con una parte importante del mondo politico cattolico che desiderava un’alleanza con la Destra. Decide allora di entrare a far parte della congregazione religiosa dei Piccoli Fratelli di Gesù fondata da Charles de Foucauld. L’8 dicembre 1954 parte per l’Algeria, per il noviziato di El Abiodh, dove vivrà una vita eremitica nel Sahara, fatta di preghiera, silenzio e lavoro. Rientrato in Italia nel 1965 si stabilisce a Spello, in Umbria, nell’ex convento francescano di San Girolamo. Al convento, in cui la Fraternità dei Piccoli Fratelli del Vangelo risiede, si aggiungono man mano molte case di campagna sparse sul monte Subasio che vengono trasformate in eremitaggi. Carretto sarà per oltre vent’anni l’animatore di questo centro insieme ad altri collaboratori, amici e benefattori.
Durante questi anni continua la sua attività di scrittore. Tra i libri di quel periodo va ricordato Famiglia piccola chiesa che suscitò contrasti nel mondo cattolico per alcune sue idee non rispondenti alla morale cristiana. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue e gli hanno creato una schiera di lettori e di amici in molti Paesi del mondo. Nonostante il suo ritiro, ha sempre partecipato alle vicende della società italiana. Nel 1974, durante il dibattito sul referendum sulla legge per il divorzio, ha aderito al gruppo di “cattolici” favorevoli al divorzio. Carlo Carretto muore nel suo eremo di san Girolamo a Spello nella notte di martedì 4 ottobre 1988.